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Come scrivere una newsletter che porti clienti

Tre consigli (più un bonus) per scrivere delle newsletter efficaci e fidelizzanti

venerdì 18 ottobre, 2024
Una busta piena di soldi

Per un'azienda è essenziale trovare nuovi clienti, ma lo è altrettanto fidelizzare quelli esistenti.

Fidelizzare significa in sostanza far affezionare chi ti segue, guadagnare lentamente la sua fiducia per fare in modo che nel tempo compri di più e più spesso i tuoi servizi o prodotti.

Non c'è niente di magico o misterioso in tutto ciò, e te lo dimostro con una semplice domanda.

Ti fidi di più di una persona che hai appena conosciuto o di una che ti aiuta da mesi?

Proprio per questo motivo, nella maggior parte dei casi, instaurare una relazione coi tuoi clienti è più proficuo per la tua azienda rispetto a trovarne di nuovi in continuazione.

Uno dei migliori modi per guadagnare questa fiducia è proprio la newsletter: un aggiornamento settimanale (o più) che sia anche utile per i tuoi clienti.

In questo articolo ti darò delle linee guida per scrivere una newsletter efficace e che intrattenga i tuoi clienti al punto di ricevere risposte di questo tipo:


La risposta alla newsletter di un cliente divertito da quello che legge ogni settimana

Questi consigli valgono sia per privati che per aziende, anche se per queste ultime ho aggiunto un paragrafo alla fine, per farti capire meglio come procedere.

Racconta storie vere per creare newsletter efficaci

Il principio fondamentale, da ricordare sempre, è che una newsletter serve per costruire una relazione col tuo pubblico, non (solo) per vendere.

Tenere a mente questo renderà la tua newsletter già più efficace della maggior parte di quelle che si trovano in giro.

Questo per dire che raccontare qualcosa è molto più potente che mandare una mail a settimana dove mostri semplicemente i prodotti che vuoi vendere.

Ma perché proprio storie vere, e soprattutto perché dovrebbe interessare a chi legge?

Potrei stare ad elencarti le decine e decine di risposte che ha trovato la psicologia, ma preferisco dartene una più "grezza", che ho trovato nella mia esperienza di email marketer: perché la gente si sente parte di qualcosa.

Non si tratta di aprire un file word e di cominciare a raccontare per filo e per segno la tua giornata.

Però partire da qualcosa che ti è successo, raccontarlo e svilupparlo piano piano è efficacissimo, perché i tuoi lettori si sentiranno coinvolti in quello che ti è successo.

Tutto questo, ovviamente, portando acqua al tuo mulino: ogni storia che scegli deve potersi collegare in qualche modo al tuo posizionamento.

E soprattutto deve rimandare ad un tuo servizio, approfondimento o risorsa.

Per farti un esempio:

Raccontare di un complimento divertente che ti ha fatto un tuo cliente ti permette di spiegare perché quella cosa è in realtà uno dei princìpi fondanti del tuo modo di lavorare.

Oppure:

Raccontare di come un acquisto che hai fatto ti ha deluso ti dà l'opportunità di spiegare come (e perché) i tuoi prodotti sono diversi.

Noterai che praticamente tutte le storie possono riallacciarsi al tuo posizionamento: l'importante è che non sia forzato.

Per scrivere una buona newsletter usa il tuo stile

Questo è più un non-consiglio che un vero e proprio suggerimento.

Nel senso che ti consiglio di non usare uno stile che hai in mente, ma che dovresti sforzarti per raggiungere.

La cosa migliore è che tu scriva esattamente come parli.

Non a caso, un esercizio utile per scrivere (qualsiasi testo, in realtà) è immaginare di parlare con qualcuno, per poi trascrivere quello che dici.

Questo per due motivi principali:

  1. Si nota lo sforzo - per adottare un tono diverso dal tuo devi saper scrivere parecchio bene: anche tanti professionisti ci provano senza successo. Il pubblico se ne rende conto e automaticamente la tua newsletter perde di valore perché sembra finta, dozzinale.
  2. Emergi di più - questo si capisce meglio con un esempio: se provi a fare l'esercizio che ti ho detto prima, parlando con qualcuno, vedrai che piano piano verrà fuori la tua personalità. Modi di dire, parole che usi spesso, paragoni e metafore. Queste sono tutte cose da tenere, che danno valore e fluidità alla tua newsletter.

Per cui lascia perdere il famoso tone of voice tanto amato dalle agenzie creative italiane, non ti servirà a nulla.

La cosa migliore, sempre, è scrivere come parli.

Preferisci il contenuto alla forma

Ti svelo un segreto: scrivere bene è infinitamente più importante che avere una newsletter bella a livello grafico.

Tante volte, specialmente nel caso delle aziende, è quasi automatico pensare che senza impaginazione e una bella grafica non si vada da nessuna parte.

La realtà, invece, è tutt'altro.

Questo è dimostrato dal fatto che parecchie delle newsletter aziendali a cui sono iscritto sono effettivamente molto curate a livello grafico, ma non offrono niente di interessante a livello di contenuto.

E quindi, inevitabilmente, risultano noiose.

Sono iscritto anche ad altre newsletter, sia personali che aziendali, che invece sono letteralmente:

  • Testo nero, font Arial
  • Sfondo bianco
  • Nessuna immagine
  • Nessun logo
  • Nessuna firma

Che però funzionano benissimo, perché offrono un valore immenso.

Con questo non intendo che le cose debbano essere "brutte" per funzionare, ma che molte volte quando si parla di newsletter si inseguono gli obiettivi sbagliati.

Certo, trovare bei contenuti e curare anche la grafica è la cosa migliore, ma so per certo che inizialmente non è facile.

Per cui, se devi cominciare a scrivere la tua newsletter, non concentrarti su troppi fronzoli e segui i primi due consigli per iniziare, intanto, a scriverla bene.

Come si scrive una newsletter aziendale?

Come ti ho detto inizialmente, i consigli che ti ho dato valgono anche per le aziende.

L'unica accortezza che devi avere è di mandarla da parte di una persona specifica all'interno dell'impresa.

Il motivo è che un'azienda può fidelizzare un cliente solo facendogli capire che è fatta di persone simili a lui.

Ad esempio, nel nostro caso la newsletter non deve provenire da Kìpo Produzioni, ma da "Lorenzo di Kìpo".

Questo ti dà l'opportunità di applicare tutto ciò che ti ho detto negli altri paragrafi e di creare una newsletter efficace.

Ovviamente in questo caso devi fare attenzione ad allineare ciò che comunichi con gli obiettivi aziendali: se devi spingere su un determinato prodotto, puoi scegliere storie collegabili a qualcosa che riguarda quel prodotto.

Per il resto i consigli rimangono gli stessi.

Il segreto per una newsletter imbattibile

Tutti i consigli che ti ho dato riguardano lo scrivere una newsletter, che però è solo un mezzo per raggiungere i tuoi obiettivi.

Come diciamo sempre, è la strategia che rimane fondamentale per portare vendite e fatturato ad un'azienda.

Per questo oltre al saper scrivere una newsletter è importante anche pensare bene a tutto il contesto:

Per chi è pensata?
Come si iscriveranno i miei clienti e perché?
Qual è lo scopo finale?

Se vuoi trovare una risposta a queste domande per portare entrate alla tua azienda, non devi fare altro che contattarci e ci penseremo insieme.

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